Antiche tracce di vita:
La storia travagliata negli anni del ponte di BRIBANO.
Tratto dal
racconto di
GIANNI DE VECCHI
Il Vescovo di Sospirolo doveva
salire su una barca per arrivare a BRIBANO...
IL PONTE SUL
CORDEVOLE A BRIBANO
La storia
Per secoli si passò da una sponda all’altra
del Cordevole soltanto con la barca. Nei
verbali di visita si trova scritto che, quando il vescovo giungeva da
Sospirolo, doveva salire sulla barca per arrivare a
Bribano. Il
passaggio, denominato passo a barca,
veniva periodicamente messo all’asta (in genere ogni nove anni): vinceva
chi offriva di più. Per usufruire del servizio, bisognava pagare una
tariffa.
Nel 1810, durante il regno napoleonico d’Italia, fu indetta un’asta
pubblica (non sappiamo con quale esito) per la
costruzione di un ponte
(presumibilmente di legno) largo 4 metri, con 39 campate, 38 stilate
(colonne) etestate laterali di muro a cemento.
Nel 1832 esisteva un ponte di legno con 20 campate e si ipotizzava la
progettazione di un altro più stabile in quanto quello esistente era in
condizioni mediocri.
Nel 1860 era stato costruito un nuovo ponte in legno che fu
distrutto da una piena straordinaria nel dicembre del 1872.
Il primo ponte in pietra fu costruito dal 1879 al 1881. Per la sua
solidità si pensava che avrebbe sfidato i secoli invece fu travolto dalla
furia delle acque del Cordevole il 16 Settembre 1882, nel corso della terribile alluvione che colpì tutto il
Veneto (si può paragonare a quella del 4 novembre 1966).
Un successivo
ponte in pietra
(è
l’attuale) stradale e ferroviario era già pronto nel 1886
all’inaugurazione della
linea ferroviaria Treviso - Feltre - Belluno.
Ponte provvisorio sul Cordevole presso Bribano. Anni 1917-18.
Il ponte fu danneggiato e interrotto durante la prima guerra mondiale
dagli italiani il 12 novembre 1917 durante la ritirata e dagli austriaci
prima di ritirarsi da Bribano nella
notte tra il 31 ottobre e il primo novembre 1918. Durante la seconda
guerra mondiale fu bombardato senza successo (venne solo lesionato)dagli
aerei angloamericani nel 1945 (dal 2 gennaio al 4 aprile) provocando 5
morti e 10 feriti, distruggendo 28 case e
lesionando molti altri fabbricati (compresi il pastificio e l’asilo
infantile).
Così scriveva l’arciprete di Sedico
mons. Luigi Fiori:
“Nella prima incursione furono sganciate 14 bombe di medio calibro, cadute
nella piazza
di San Nicolò e più in giù. Nella piazza si trovarono due morti, Bristot
Maria vedova Trentin e Dall’Ier Bruna fu Francesco; dalla casa di Cesare
Salce, colpita in pieno e atterrata completamente, furono estratte ferite,
salvate in grazia del pronto soccorso, la moglie Colle Assunta e la figlia
Gilda, il fratello Bruno è deceduto appena estratto.
Furono danneggiate più o meno le altre case d’intorno alla piazza, la
chiesa di San Nicolò e altri fabbricati più in giù a
Bribanet.
Le incursioni continuarono durante il mese e furono colpite altre zone di
Bribano, caddero bombe nella
piazza Cordubiana, dovefu abbattuta la casa
Bristot e danneggiate gravemente le altre dove furono raccolti anche due
morti: Pat Giuseppe di Bribano e
una donna di Santa Giustina.
Le operazioni aeree si ripeterono alla distanza di 8 -10 giorni con lancio
di bombe sopra Bribano e mitragliamenti sulla strada Bribano - Belluno,
dove sono colpiti automezzi e carriaggi e il transito è divenuto assai
pericoloso. Non ci furono vittime.
Un’incursione delle più violente compiute in due ondate è stata
quella del 29 marzo: Giovedì Santo. Una ondata colpì i dintorni delle due
stazioni ferroviarie di Bribano e l’altra la piazza San Giacomo. La chiesa
è ridotta da non poter forse neanche essere restaurata; fu abbattuta la
casa Zanandrea e parte di altri fabbricati.
Non ci furono vittime, perché la popolazione di Bribano ha abbandonato il
paese fin dai
primi bombardamenti”.
Bribano - Ponte
sul Cordevole e Monte Pizzocco.
Per arrestare la distruzione del paese, furono i partigiani locali
a far saltare completamente un’arcata del ponte nella primavera del 1945,
utilizzando una delle bombe d’aereo rimasta piantata e
inesplosa sul ponte stesso che i tedeschi non si fidavano più di
attraversare.
Da luglio a novembre del 2013 finalmente ha avuto luogo la fase di
allargamento e consolidamento del ponte. Durante i lavori era stata
rinvenuta una bomba d’aereo, rimossa e fatta esplodere domenica 29
settembre nella zona di Longano, dopo che la popolazione di Bribano era
stata fatta evacuare.
Il ponte è stato aperto al transito in entrambe le carreggiate mercoledì
20 novembre, termine dei lavori; la cerimonia ufficiale, alla presenza
delle autorità, degli amministratori e della popolazione, ha avuto luogo
la mattina di sabato 30 novembre.
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Cassol
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