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Festa dei cortivi Cirvoi 2012
Con l'arrivo della Primavera la frazione di Cirvoi s'è vestita a festa per la nona edizione della "festa dei Cortivi", questa bella frazione di Castion in provincia di Belluno con i suoi cortili e angoli suggestivi tutti da scoprire, ma soprattutto un paese in fermento continuo che raccoglie le sue forze migliori per la buona riuscita della manifestazione.
Artigianato, musica di ogni genere, arte, poesia, gastronomia e vecchi mestieri distribuiti in 21 cortili aperti e animati, con merce di ogni genere esposta, pezzi di stoffa, sculture in legno, creazioni in ceramica e rame, cappelli di lana cotta, borse e borsette, frutto di un lungo lavoro e grande abilità. Una frazione che ha messo l'abito della festa ma che è già bella di sé, per le sue case, le sue fontane, i suoi "cortivi", angoli caratteristici e la sua gente.
Nel vecchio lavatoio era addirittura possibile portare abiti e accessori per barattarli con altri. Come tutti gli anni, un bell'acquazzone a completare la coreografia che ha creato non pochi problemi ma non ha scalfito la bellezza di questa festa di Domenica 27 Maggio scorso.
Porto Garibaldi: Gente di mare
Amico,
Se trovi affascinanti
I vecchi borghi marinari,
Se trovi piacevole
la vista dei pescherecci appena ormeggiati
lungo le banchine del porto con il loro
carico di pesce e di fatiche,
Se trovi interesse
ad ascoltare storie da chi ha respirato
mare tutta la vita,
Se trovi bello
incontrarsi con chi ama la
convivialità come espressione di
una maturata allegria,
fermati,
sei uno di noi!
Roncoi,
dall'Urmarna ai Comoi
Roncoi,
una bella frazione sulla destra Piave situata su un pianoro appoggiato
alla costa della montagna ai piedi del monte Pizzocco, ben esposta al
sole e in buona posizione panoramica, case sparpagliate in un
territorio abbastanza vasto compreso tra due torrenti, La Rumarna da
una parte verso Sospirolo e il Veses verso Campel.
Un paese con la passione per la fisarmonica, i giovani imparano
andando a scuola di musica mentre le vecchie generazioni si
destreggiavano ancora ad "orecchio", come ai tempi in cui mancavano i
supporto scritti, sempre con tanta voglia di trovarsi insieme e fare
qualche "strimpellata" in allegria durante le feste di paese.
Il suono di fisarmonica fa da sottofondo a qualche bella immagine di
questo paese, si possono vedere uno dei miei vecchi fagiani, "Cesco" e
nel finale sotto la neve uno dei tanti gatti di casa "Mollusco".
Una bella ripresa anche del "cucciolo" di capriolo che ho trovato la
scorsa estate durante una passeggiata nel bosco e abbandonato dalla
madre in mezzo alla strada di montagna, in seguito rifocillato e
consegnato alle autorità forestali (oggi gode ottima salute).
Nel crepuscolo i rintocchi dell' "Ave Maria" della chiesetta alpina di
Roncoi.
Colleghi di lavoro D.S.I.
D.S.I. Galbani - Direzione Sistemi Informativi - come eravamo all' inizio degli anni 2000.
Smontegada de Lamen
Grande festa in valle di Lamen lo scorso 11 Settembre per la 9°
edizione della "Smontegada 2011". Gli inconfondibili campanacci, le
vacche che sono scese dopo l'alpeggio dell'estate e la festa che ha
aspettato i mandriani per ritemprarsi dopo la lunga camminata, si è
ripetuta sotto il tendone con mega spiedo, musica, una ricca frasca e
tanta voglia di stare insieme in mezzo alla natura.
Un appuntamento consolidato negli anni grazie all'azienda agricola di
valle di Lamen che ha ripescato la festa nelle vecchie tradizioni
montane e l'ha attualizzata mantenendo lo splendido contesto della
valle di Lamen.
La smontegada ha avuto inizio Sabato 10 con la mandria di almeno un
centinaio di capi che ha lasciato malga Erera, a quota m.1700 ed è
scesa fino a Soranzen dove si è fermata per la notte.
Alle ore 9 del giorno di Domenica 11 la colorita carovana,
accompagnata da cavalli, carri e musica, ha lasciato Soranzen in
direzione valle di Lamen dove è arrivata poco dopo mezzogiorno quando
le libagioni erano al punto giusto di cottura; un mega spiedo ha
saziato anche i più affamati, contemporaneamente la cucina ha
preparato altri piatti tipici del posto.
Dopo pranzo musica in pieno stile tirolese degli amici "Die Trenser"
di Bressanone che da qualche anno non mancano all'appuntamento della "Smontegada",
complice l'ottima birra del vicino stabilimento di Pedavena; nel video
sono registrati alcuni dei più bei brani degli anni passati del gruppo
capitanato da Karl, chitarrista e simpaticissimo intrattenitore.
Porto Garibaldi: dalle valli al mare.
Qualche giorno fa, ho fatto una scappata a Comacchio, la piccola Venezia nel delta del Po, fra case colorate e ponti settecenteschi, patria dell'anguilla (al buratel).
Ho notato nella zona di Trepponti diversi turisti che facevano un giro sui canali a bordo delle "batane", classiche imbarcazioni condotte dai vallanti,vecchi barcaioli del posto. Chissà perché questa caratteristica cittadina mi fa venire in mente le scene di un vecchio film che riportavano le baruffe tra vallanti(guardie vallive) e fiocinini (pescatori di frodo) che cercavano di sottrarre qualche anguilla per far sbarcare il lunario alla propria famiglia. Da Comacchio ho fatto un salto a Porto Garibaldi per assistere allo spettacolo dei pescherecci che facevano ritorno al porto con nugoli di gabbiani affamati nella loro scia, una visita alla vecchia scuola marinara e poi ritorno in quel di Milano.
Un bel ricordo del traghettatore Domenico (Manghen) che negli anni '60 trasportava con la barca a remi le persone da una sponda all'altra del canale tra Porto Garibaldi e Lido degli Estensi.
Cadin, cascata
ghiacciata a Roncoi.
Due passi in quel di Roncoi a Belluno fino alla cascata del
“Cadin”, ghiacciata per i rigori invernali, sembra
proprio un grosso catino
creato negli anni dalla forza dell’acqua della piccola cascata, da dove parte
il torrente Rumarna.
Gena alta: il villaggio fantasma
C’era una volta Gena alta… la storia di un villaggio fantasma a pochi
chilometri da Roncoi, nella valle del Mis in provincia di Belluno; appena vi si
addentra, nel circondario del lago dal
nome omonimo, si presenta un intrico dimonti selvaggi che raccontano la storia di altri tempi quando il lago
non c’era e la vallata era abitata da centinaia di famiglie.Verso metà lago, nel costone obliquo che si para davanti, si
può a malapena scorgere in mezzo alla vegetazione, il villaggio di Gena alta,
(Ièna in dialetto), un piccolo villaggio a 800 metri di altezza aggrappato ai
dirupi della val Soffia raggiungibile da un’erta mulattiera, oggi asfaltata.Un tempo, fin verso la metà del novecento abitato da
numerose famiglie, con più di cento abitanti, dediti al lavoro di boscaioli e
carbonai, un mestiere duro e faticoso fatto all’aria aperta nei luoghi selvaggi
e incontaminati dei monti del sole.Il paese venne bruciato durante i terribili rastrellamenti
nazisti del 1944 e ricostruito nel dopoguerra, a fondo valle e lungo la
mulattiera, lapidi con i nomi e ritratti dei 5 uomini del paese a testimonianza
di una barbara esecuzione.Gli eventi che ne causarono il definitivo spopolamento
furono dapprima la costruzione del lago artificiale del Mis, successivamente
l’alluvione del ‘66’ e il fenomeno dell’emigrazione.Oggi Gena, completamente disabitata, si presenta come un villaggio di fantasmi, uno
spettacolo allucinante e struggente in un silenzio surreale a cui fa eco il
rumore delle cascate e il gracchiare dei corvi; sono passati i tempi in cui
gruppi di donne diogni età, con la
pesante gerla di vimini percorrevano la mulattiera che le portava a valle
presso l’unico punto di rifornimento, l’osteria “de la Soffia” per far
provvista di viveri o per ritirare la pensione del marito.Le tracce di una secolare civiltà vanno gradualmente
sparendo per lasciare il posto a monumenti artificiali come il lago del Mis, la
società dei consumi ha vinto la sua battaglia contro il piccolo e dignitoso
villaggio di Gena alta.
Grinto, Grinton,
Bacò, American.
Siamo a metà
Ottobre di quest’anno , mi trovo nell’azienda agricola di mio cognato
in quel di Fumach in provincia di Belluno, per dare una mano a fare la
vendemmia e riviverne tutte le fasi, dalla raccolta al trasporto, al
mosto e fra qualche mese alla nascita del nettare rosso.
Stiamo parlando di
vitigni che producono vino “clinto” (grinto, grinton), “bacò” e
“american” , robusti, resistenti alle malattie che non richiedono
particolare trattamento da parte del contadino.Le terre migliori per
questo tipo di vino sono nel bellunese e nel feltrino dove appunto ci
troviamo.
Il vino che si produce, “clinton” è un vino aspro, intenso,
quasi grezzo e molto profumato, dal colore rosso intenso che ti lascia
l’impronta del bicchiere sulle labbra e le macchie non vanno via
neanche con la varecchina.Alla fine della vendemmia una bella merenda
con soppressa e salame casereccio, pane o polenta abbrustoliti,
formaggio latteria stravecchio, il tutto accompagnato da vino Clinton,
clinto o bacò, vi assicuro che vale un pranzo dei migliori ristoranti,
parola de un “belumat”.
Legne a Roncoi anno 2010
Un lavoro da fare
tutti gli anni per la casa di montagna dopo aver fatto la legna nel
bosco e portata a casa, è quello di tagliarla con la sega circolare,
spaccarla in tronchetti che possano andare bene per la stufa, il
caminetto o la stube e quindi accatastarli nella legnaia per l’anno
successivo.
I nostri vecchi saggiamente
dicevano che con la legna ci si scalda almeno 5 volte, la prima volta
per farla nel bosco, la seconda a portarla a casa, la terza a segarla
e spaccarla, la quarta a sistemarla nella legnaia e infine se Dio
vuole, l’ultima la si gode con i rigori dell’inverno accanto alla
stufa.
Smonticazione Roncoi anno 2006
Conto
alla rovescia in quel di Roncoi per la smonticazione, mancano pochi
giorni alla nona edizione per ricordare questa antica tradizione
autunnale oggi diventata una grande festa popolare.La manifestazione è
in programma Sabato 25 e Domenica 26 Settembre 2010.
Per l’occasione ho
pensato di rispolverare una vecchia registrazione della quinta
edizione del 2006, tra le più belle e ben riuscite, a cui ha
partecipato un folto gruppo del comune di Ferlach che si trova in
Carinzia(Austria), il paese degli armaioli gemellato con il comune di
San Gregorio nelle Alpi in provincia di Belluno
.La serata del Sabato
sotto la “tieda” dell’azienda agricola “Cadorin” è stata allietata dal
coro “Vocapella” di Ferlach e dal gruppo “Cesiofolk” di Cesiomaggiore,
nella parte finale tra i musicanti di questo gruppo, tra la
fisarmonica e il mandolino, si può notare alle prese con la chitarra
il nostro amico di YT Emil (Fisaguitar) venuto a trovarci per
l’occasione.
Motonave GENEPESCA I°
in Groenlandia
A metà anni '60 mi sono imbarcato su una
motonave da pesca oceanica, il "Genepesca X" dove ho fatto diverse
campagne di pesca in Atlantico in qualità di motorista navale, talora
affrontando tempeste di inaudita violenza durante la navigazione dal
porto di Livorno (Calambrone), in modo particolare sul golfo del
Leone tra la Catalogna in Spagna e le coste della Francia
meridionale. Le zone di pesca erano nel Nord Africa in Mauritania e
Senegal o nel Nord America oltrepassando lo stretto di Davis in
Groenlandia.
Passando per lo stretto di Gibilterra, facevamo una sosta sul porto di
Las Palmas nelle isole Canarie per le operazioni di "bunkeraggio" che
consistevano nel rifornimento carburante, approvigionamento di viveri
e acqua, quindi
rottaverso Sud sulle acque
territoriali del Senegal.
Lido degli estensi
2008
Lido degli Estensi 4 Aprile 2008.
Scuole nautiche frequentate dal 1963 al 1966 in qualità di
motorista navale, ubicate nel basso ferrarese a Lido degli Estensi
nei pressi del porto canale che lo separa da porto Garibaldi.
Questo polo scolastico ex Enaoli, è stato trasformato a istituto
per servizi alberghieri , commerciali e turistici in sintonia con
la richiesta di risorse professionali nella nota zona turistica
dei 7 lidi ferraresi.
Segue una bella panoramica del paesaggio marino di pescatori di
Porto Garibaldi, oggi noto centro turistico.
Porto Garibaldi
2008
Dopo
40 anni ci ritroviamo con i vecchi compagni di scuola nautica di
Porto Garibaldi in provincia di Ferrara negli anni sessanta (1963 -
1966).
Ritrovo al circolo marinai di cui é presidente una nostra vecchia
conoscenza, una bella mangiata di pesce in compagnia rispolverando i
bei tempi andati, 4 passi e poi il ritorno alla vita quotidiana.
Neve, il
cane San bernardo guardia dei Scot
Qualche
foto su “Neve”, il cane san bernardo che ci fa la guardia su dai
Scot a Roncoi (BL), che assieme a una squadra felina di ben 6 gatti
ci dovrebbe garantire da una alquanto improbabile visita di altri
animali o persone non gradite.
Purtroppo dal mese di
Aprile di quest'anno, Neve non c'é più, se n'é andato per limiti di
età.....
Ciano a
legne sul col del re a Roncoi
A
fine autunno, anche quest'anno, con il mio trattore, motosega
e zaino mi sono recato per circa 2 settimane a fare la scorta di
legna per il prossimo anno nelle vicinanze della mia casa in
montagna su dai Scot a Roncoi (Bl).
Sono andato in montagna dove mio padre a suo tempo aveva fatto la
piantagione di pini e larici rossi che hanno raggiunto dimensioni
notevoli, ma che ogni anno hanno bisogno di una bella pulizia, per
eliminare quelli secchi o che sono caduti causa intemperie, a fine
di questa operazione avevo già ottenuto la legna necessaria per i
rigori del prossimo inverno.
Presepio
nel bosco a Roncoi
Con
l'avvicinarsi delle festività natalizie, da qualche anno a questa
parte viene allestito un presepe del tutto originale in quel di Roncoi,
dal momento che si trova all'interno di una grotta naturale in mezzo a
un bosco di carpini, in direzione San Felice, passando per Staolet. Autore di questa brillante iniziativa
un nostro caro amico di Roncoi, Cristiano, che un bel giorno ha deciso
di dare una sistematina alla grotta (cogol) lasciando tutto al
naturale, facendo un muretto a secco per sostenere la piana del
presepe, ha acquistato le figure caratteristiche della natività di
un'altezza di 50/60 centimetri, raccolto un po di muschio che da
quelle parti non manca, una bella dose di olio di gomito e l'opera era
pronta per le persone che volevano fare un salto a visitarla. Questa grotta
naturale conosciuta in paese come "al bus de Manera" viene utilizzata
ai giorni nostri come rifugio provvisorio per i boscaioli o cercatori
di funghi in caso di maltempo, il nome deriva da un eremita che intempi lontani ne
aveva fatta la propria dimora. Intanto su dai
Scot si accendono le prime luci di Natale mentre sta imperversando una
bufera di neve.
Anda e mamma micia.
Strana
preda, una “anda” ….Questa estate in montagna a Roncoi, nei
pressi di casa, la mia gatta era alle prese con questa strana
preda, una biscia di circa 1,20 metri di lunghezza da noi chiamata
“anda”.Nel bellunese oltre le temutissime vipere, esistono altre
specie di rettili , quello appena catturato dalla gatta è il
saettone noto ai contadini che spesso lo incontrano nel periodo
della fienagione e localmente chiamato “anda”, si nutre
essenzialmente di topi, grilli, rospi e altre piccole prede,
spesso se ne trova traccia della “pelle” che è l’insieme delle
squame di cui la biscia si libera al cambiamento della muta.
Altro
rettile noto è il biacco chiamato localmente “carbonah” per il suo
colore nero. Molto mordace è in grado di arrampicarsi sugli alberi
alla ricerca di nidi e uova.
Sfalcio prati
Sfalcio dei prati su dai Scot a Roncoi in provincia di Belluno
Estate 2009.
Ogni anno, a cominciare dal mese di Maggio fino a fine Settembre, con
la mia falciatrice BCS provvedo a tagliare l'erba sul mio terreno
circostante alla casa in montagna, il fieno cosi ottenuto lo do
ai contadini della zona.
Taglio della
legna
Un lavoro da fare
tutti gli anni per la casa di montagna dopo aver fatto la legna nel
bosco e portata a casa, è quello di tagliarla con la sega circolare,
spaccarla in tronchetti che possano andare bene per la stufa, il
caminetto o la stube e quindi accatastarli nella legnaia per l’anno
successivo.
I nostri vecchi saggiamente
dicevano che con la legna ci si scalda almeno 5 volte, la prima volta
per farla nel bosco, la seconda a portarla a casa, la terza a segarla
e spaccarla, la quarta a sistemarla nella legnaia e infine se Dio
vuole, l’ultima la si gode con i rigori dell’inverno accanto alla
stufa.
Smonticazione a Roncoi
Festa
grande a Roncoi in occasione dell’ottava edizione della festa della
smonticazione o “desmontegada” delle mucche che dai pascoli profumati
delle malghe in montagna sono rientrate nelle proprie stalle, anche
quest’anno con un tempo spendido e uno scenario autunnale fatto di
profumi e colori tutto da godere.
Le mucche inghirlandate a festa
insieme a cavalli, pecore e capre sono partite dalla frazione di Velos,
passando per Muiach, San Gregorio, sono arrivate a Roncoi quindi
sistemate nel recinto appositamente preparato e da questo momento è
iniziata la festa con pranzo a base di prodotti tipici locali , nel
pomeriggio la rievocazione dei vecchi mestieri e musica fino a sera
inoltrata in un ambiente variopinto tipico del folklore bellunese.
Colleghi di lavoro
Galbani
I miei vecchi colleghi di lavoro nei 32 anni passati
in Galbani.
Nell'ambito della
D.S.I. mi sono occupato di informatica in qualità di sistemista e
telecomunicazioni.
Inverno
su dai Scot
Queste immagini le ho girate durante le trascorse feste natalizie su
dai Scot, dove ho la casa in montagna a Roncoi, il bel paesello del
Bellunese che mi ha dato i natali.
E' il giorno di S. Stefano dopo il Natale 2008, durante la notte sono
caduti ben trenta centimetri di neve fresca, al risveglio mi aspettava
una giornata stupenda.
Giù a valle un mare di nebbia avvolgeva l'intera valbelluna , sembrava
di vivere in un paesaggio da fiaba!